Loro Ciuffenna

A volte, trascorrendo la propria vita in un luogo si tende a sottovalutare e sopratutto a non apprezzare la bellezza dei posti in cui viviamo. Credo sia un mal comune e sopratutto un "male italiano". Questo a mio avviso non vale per Loro Ciuffenna piccolo centro alle pendici del massiccio del Pratomagno. In effetti sin dalla prima immagine che il nuovo ponte ci regala all'entrata del paese chiunque ne rimane, inevitabilmente affascinato. Le case arroccate l'una all'altra sembrano sostenersi a vicenda per non cadere sul torrente Ciuffenna che nel corso dei millenni è riuscito a scolpire una cornice unica a questo fantastico borgo toscano. Ma è addentrandoci nella sua piazza, nello scoprire gli angoli più nascosti, i particolari, le strette viuzze del quartiere medievale, l'antico mulino, che possiamo apprezzare al meglio quest'angolo di Valdarno. Non crediate però che il paese, anche se piccolo e concentrato, si conceda così facilmente. Non è luogo da visita di 1 ora, niente di particolarmente eccezionale vi aspetta. Non troverete ville medicee, niente castelli ne abbazie, non ci sono opere di pittori o scultori rinascimentali famosi. Questo è un borgo da scoprire, da assaporare, meglio ancora da vivere nel giusto stato d'animo e con la giusta predisposizione. Se così vi approccerete alla scoperta del Borgo di Loro Ciuffenna allora avrete la possibilità di gustarvi un angolo di Toscana unico per storia, per architettura, per arte e per natura come pochi ve ne sono.

Potrete far vostra una passeggiata nel Fondaccio, antico quartiere medievale del paese e scoprire "le scalacce" ripido accesso che da piazza dello scoglio (detta anche piazza dei maiali) porta all'antico quartiere tramite un buio e stretto vicolo sino a piazza dei Nannini.  Una lenta passeggiata nel quartiere alla scoperta degli stretti vicoli e delle sue piazzette vi regalerà degli scorci unici di un epoca che fu, ma che ancora oggi, al di là degli stereotipi turistici, ancora esiste. Uscendo dal Fondaccio potete attraversare via Dante ed inerpicarvi sino alla piazza della chiesa per poi ridiscendere dalle Logge sino alla piazza del paese. Qui una sosta nei bar potrà offrirvi quello che nessuna grande meta turistica può darvi e che purtroppo, progressivamente sta scomparendo anche qui e cioè lo spaccato reale di una vita paesana fatta di persone e personaggi, con le loro storie, con i loro lavori, con il loro tipico modo toscano di fare. Potrete facilmente individuare la mesticheria di "Palle", la macelleria del "Verro", l'alimentari di "Maria di Camusso" potreste aver modo di conoscere "Bordino", "I Panterino", "I Tacco", "il Celebre", "Presina" e tanti altri conosciuti più per il soprannome che per i reali dati anagrafici e farvi raccontare migliaia di storie e di aneddoti sulla vita e sui mitici personaggi che furono e così ancor di più addentrarvi nelle storie di paese attraverso un'infinito elenco dei "poro- tal de tali" da passarci interi pomeriggi. 

Dalla piazza centrale potete scendere all'antico mulino ad acqua, a tutt'oggi uno dei più antichi e forse l'unico ancora in funzione in Italia. Se avrete la fortuna di incontrare Beppe il Mugnaio vi farà visionare l'interno con le sue antiche macine in pietra, la gora, il ritrecine, l'ingorda ed il dormiente e potrete cosi vivere un tuffo nel passato che neanche il più audace Zemeckis o il più moderno megaparco può regalarvi (ed ad un costo molto inferiore). 

Dal mulino avrete nuovamente accesso a Piazza dello Scoglio, detta dei Maiali per la presenza di un'antica macelleria sotto l'arco d'ingresso. La piazza, che con la sua pendenza disegna un anfiteatro naturale termina sul Ponte Vecchio, romanico accesso al paese sospeso sulle profonde gole scavate dal torrente Ciuffenna. Da qui potete avere l'esempio della forza della natura e di quello che riesce a fare lentamente nel corso dei secoli. Ma sopratutto quello che lascia a bocca aperta è l'audacia umana che ha permesso di costruire le abitazioni a strapiombo sulle scogliere, in periodi in cui di sicurezza sul lavoro se ne parlava ben poco.

Un breve passaggio sui tornanti della Via Piana, antico accesso al paese, vi reimmetteranno nella piazza principale del paese.

Qui per ultimo, ma non meno interessate potreste concedervi una visita al museo Venturino Venturi, eclettico artista di fama internazionale che in Loro Ciuffenna ha avuto i natali e gustare attraverso i suoi occhi le storie dei personaggi che un tempo hanno animato questo fantastico angolo di Toscana.

In definitiva solo un suggerimento, un'ora non può bastare per conoscere Loro Ciuffenna, ma fate attenzione a non passare più di tanto la soglia della superficialità. In questo caso sarete travolti da un vortice misterioso che vi trascinerà sempre di più in questo fantastico luogo impedendovi di venirne fuori, sino, in esso, a metterne radici. Non sareste ne i primi ne gli ultimi. Per tutto ciò in piazza si suol comunemente dire che Loro Ciuffenna contrasta le leggi della fisica poiché NONOSTANTE SIA IN MONTAGNA, FA BUCA !!!